Il Coro AMICI DELL’OBANTE Città di Valdagno è un coro maschile d’ispirazione popolare che ha avviato la sua attività nel 1947 per iniziativa spontanea di un gruppo di appassionati della montagna e del canto popolare. Il suo obiettivo principale è sempre stato la valorizzazione del patrimonio di tradizioni e gusti della cultura popolare veneta, con particolare attenzione al vasto repertorio canoro dialettale vicentino. Negli anni sessanta il coro fu il primo ad intonare il famoso canto “Signore delle cime”, miracolo di poesia e melodia di Bepi De Marzi,e ad inciderlo nel suo primo disco del 1964. Al M° fondatore Gianni De Toni è subentrato nel 1974 il M° Paolo Penzo e dal 2009 il coro è diretto dalla prof.ssa Svetlana Skorobogataia Malets coadiuvata dal sig. Sergio Frigo.
Dopo molti anni la presidenza del coro è passata da Pietro Attilio Faccin alla dott.ssa Liliana Magnani. Il Coro Amici dell’Obante vanta al suo attivo numerosi concerti tenuti in tutta Italia, tournées in Europa, Bielorussia, Canada (Expo mondiale di Vancouver), concorsi nazionali ed internazionali, esibizioni radiofoniche e televisive. Ha prodotto incisioni discograche ed ha curato l’edizione di un’antologia di canti tradizionali vicentini, armonizzati dal musicista valdagnese Vere Paiola e intitolata, come i dischi e i CD, “Cante Nostre”. Nel 2007, ricorrendo il 60° anno dalla nascita, il coro ha pubblicato il volume intitolato “1947-2007 Da sessant’anni Coro Amici dell’Obante Città di Valdagno”. Nel 2012, in occasione del 65° anniversario, ha inoltre pubblicato il cofanetto contenente la riproduzione discografica del sessantennio e il nuovo CD intitolato “Bianche Cime”. Ogni anno, in prossimità delle feste natalizie, promuove al teatro Super di Valdagno la tradizionale rassegna “Cante Nostre”, alla quale sono invitati a partecipare importanti gruppi corali.

Il Direttivo in carica vers.2019

Presidente: dott.ssa Liliana Magnani
Consiglieri: Giorgio Biasi, Nicola Cavallini, Gianfranco Costa, Sergio Frigo, Ezio Lorenzi.


Coro Amici dell'Obante - Città di Valdagno - Coro Popolare

L'Obante

Un nome singolare, sicuramente curioso, tanto da suscitare subito l’esigenza di dare una risposta alla ricerca di un signicato. Puntualmente lo storico e alpinista Gianni Pieropan nella sua preziosa “Guida ai monti d’Italia” dedicata alle Piccole Dolomiti e al Monte Pasubio, fornisce il signicato del toponimo Obante. Deriva dal cimbro Ob bant, ovvero “parete rocciosa” che sta al di là, in alto e, in questo caso, sopra il Fumante, altro toponimo cimbro Fun bant. Il Monte Obante si eleva fino a quota 2072 m.

Coro Amici dell'Obante - Città di Valdagno - Coro Popolare

Un coro popolare

La vocazione mai tradita dal coro, anche in occasioni di concorsi nazionali che richiedevano il massimo impegno artistico, è di essere un “coro popolare” che trae ispirazione dalla tradizione canora e che mantiene uno stretto legame con la gente. Le varie rassegne e soprattutto la presenza del coro nelle scuole, nelle case di riposo, nei quartieri e nelle frazioni, ma anche nell’osteria, tutto ciò era, ed è tuttora, la conferma della connotazione popolare, in un confronto con altre realtà corali e con altre culture locali.

Coro Amici dell'Obante - Città di Valdagno - Coro Popolare

La sede

Potersi riunire, fare le prove e anche intrattenersi, è sempre stato un problema. In osterie, ambienti privati o parrocchiali, il coro potè trovare una sede che in qualche modo rispondesse all’esigenza di accogliere il gruppo per le prove. Il Comune aveva deciso di dare in uso l’ex chiesetta della SS. Trinità, in progressivo degrado. Andava restaurata e ristrutturata. In tre anni di attività, impiegando non poco tempo libero, domeniche comprese, la cèsola del Majo fu trasformata in sede del coro.